• account_circle
    Account
  • shopping_cart
    Carrello
    • shopping_bag
      Il carrello è vuoto

Il menu non ha contenuti.

Categorie
shopping_bag
Il carrello è vuoto

Libro Ammettiamo che l'albero parli - editore: Fahrenheit 451 - anno: 2016
EAN: 
9788899791025

Descrizione

Giosuè, un giovane scrittore, in un raptus di ordinaria follia, uccide la madre, Elsa. Accecato dal dolore, s'inventa un suo universo, più reale della realtà. In questo mondo, del tutto autentico, Giosuè incontra Maryam, una ragazza che amerà fino a perdere il senno ma che lo lascerà senza appello. Elaborando il dolore, Giosuè farà i conti con il suo essere, fino ad ammettere finalmente il suo delitto. Solo e abbandonato a se stesso, in una cella di un manicomio, espierà le sue colpe attraverso il suicidio, non prima, però, di ammettere che la vita è sogno o, forse, incubo. Non esiste un amore o una violenza di genere. La violenza, soprattutto, è da aborrire in quanto tale. Se noi viviamo in un mondo violento dove il più piccolo è sempre sopraffatto dal più forte, probabilmente i valori che hanno tenuto assieme a società sino ad ora, hanno esaurito la loro funzione. L'arte e la letteratura sembrano essere l'unica nostra salvezza.

11,82

9,69 € IVA esclusa

Acquistalo entro le 11 di oggi e ricevilo entro 5 giorni (23 Apr)

Costo spedizione 6,90
(Spedizione GRATIS da € 69,00)

Spedizione gratuita in 24 ore in tutta Italia e su tutti i prodotti Oraizen. Puoi pagare i tuoi ordini tramite
  • Bonifico
  • Contrassegno

Dettagli

Descrizione

Giosuè, un giovane scrittore, in un raptus di ordinaria follia, uccide la madre, Elsa. Accecato dal dolore, s'inventa un suo universo, più reale della realtà. In questo mondo, del tutto autentico, Giosuè incontra Maryam, una ragazza che amerà fino a perdere il senno ma che lo lascerà senza appello. Elaborando il dolore, Giosuè farà i conti con il suo essere, fino ad ammettere finalmente il suo delitto. Solo e abbandonato a se stesso, in una cella di un manicomio, espierà le sue colpe attraverso il suicidio, non prima, però, di ammettere che la vita è sogno o, forse, incubo. Non esiste un amore o una violenza di genere. La violenza, soprattutto, è da aborrire in quanto tale. Se noi viviamo in un mondo violento dove il più piccolo è sempre sopraffatto dal più forte, probabilmente i valori che hanno tenuto assieme a società sino ad ora, hanno esaurito la loro funzione. L'arte e la letteratura sembrano essere l'unica nostra salvezza.

gr