Libri di spionaggio e spy story

Cosa sono i libri di spionaggio o spy story

La letteratura di spionaggio o spionistica si occupa del tema dello spionaggio internazionale. L’attività di spionaggio ha a che fare con la raccolta di informazioni da parte di spie, che grazie al loro ingegno riescono ad analizzarle e catalogarle nei settori più diversi, dalla geopolitica all’ambito militare, dalla finanza all’industria. Le spie si documentano, si preparano, studiano e imparano a inquadrare una data situazione (politica, economica ecc.) sulla base di informazioni difficili da reperire.

Per diverso tempo i libri di spionaggio sono stati snobbati dalla critica, che li classificava come genere letterario inferiore. Al contrario, questo tipo di libri è molto amato dal pubblico, anche perché si tratta di un genere letterario molto versatile che ha molti tratti in comune con il giallo, il thriller e a volte anche la fantascienza, tutti generi molto apprezzati dai lettori.

La storia del genere letterario

Nei primi decenni del Novecento si crearono i primi servizi segreti e questo fu d’ispirazione per diversi scrittori dell’epoca, come Robert Erskine Childers che scrisse The Riddle of the Sands. Prima di allora, si possono rintracciare alcuni precursori del genere, come Rudyard Kipling che nel 1901 pubblicò Kim, un romanzo spionistico che ottenne un grandissimo successo di pubblico e di critica.

Tra il 1900 e il 1914 il panorama internazionale della letteratura di spionaggio è dominato dalle due figure di William Le Queux e E. Phillips Oppenheim. Sono stati scrittori che hanno fatto numeri importanti a livello di vendite, ma la critica li considerò di scarso valore letterario per la convenzionalità delle storie e la semplicità dei contenuti.

La fortuna dei libri di spionaggio durante le guerre mondiali

La diffusione dei libri di spionaggio crebbe in modo significativo nel periodo delle due guerre mondiali. Gli avvenimenti negli anni dei conflitti fornirono molto materiale agli scrittori di libri di spionaggio, che spesso erano proprio agenti o ex agenti dei servizi segreti.

Durante la Prima guerra mondiale, l’autore che dominava la scena letteraria in questo campo era John Buchan, che scrisse libri propagandistici in cui si presentava il contrasto tra la barbarie della guerra e la civilizzazione. Nel periodo della Seconda guerra mondiale, per la prima volta a scrivere una spy story fu un ufficiale dei servizi segreti in pensione, William Somerset Maugham, che si occupò dello spionaggio durante il primo conflitto mondiale.

In un mondo dominato prettamente dagli uomini, trovò spazio anche una scrittrice di grande successo, Helen MacInnes, apprezzata dalla critica per la sua capacità di creare tensione, il suo libro Al di sopra di ogni sospetto divenne anche un film molto popolare.

I nomi che hanno segnato la storia del genere sono davvero tanti, e ancora oggi molti scrittori si cimentano nella stesura di storie di spionaggio, soprattutto negli Stati Uniti. La letteratura di spionaggio continua a raccogliere consensi da parte del pubblico, che ne apprezza la suspense e l’adrenalina.

Tipi di libri di spionaggio

Anche se non si possono definire delle regole ben precise, possiamo classificare i libri di spionaggio a partire da una grande differenza: quella che distingue i libri di spionaggio d’autore e i libri di spionaggio d’azione.

Libri di spionaggio d’autore

Secondo la classificazione proposta da Stefano Di Marino nel suo saggio “Come scrivere spy story” (2015), i libri di spionaggio d’autore e quelli di azione/avventura hanno caratteristiche diverse sia sul piano stilistico che contenutistico. I libri di spionaggio d’autore sono solitamente più lunghi e lenti e presentano in misura minore dei colpi di scena. Ciò che si approfondisce in modo particolare è la psicologia dei personaggi, che sono realistici, esseri umani alle prese con le difficoltà nella propria professione o nella vita privata.

I principali esponenti di questo sottogenere della letteratura spionistica sono per lo più gli scrittori che hanno realmente fatto parte dei servizi segreti, pertanto sono più predisposti a rappresentare in modo verosimile la realtà spionistica, perché la conoscono. A titolo di esempio, possiamo citare l’acclamatissimo John Le Carré, che fu un agente segreto del Secret Intelligence Service (MI6), l’agenzia di spionaggio per l’estero del Regno Unito.

Libri di spionaggio d’azione

I libri di spionaggio d’azione hanno meno cura nei confronti del realismo, il primo obiettivo è quello di colpire il lettore con eventi rocamboleschi e colpi di scena. Lo stesso eroe centrale, intorno al quale si sviluppa la storia è un personaggio molto carismatico, sicuro di sé e senza paure.

Tra i maggiori esponenti della letteratura spionistica d’azione, citiamo un nome famosissimo: il mitico Ian Fleming, che con l’intramontabile James Bond ha creato una vera e propria icona del genere.