Libri gialli storici

Cos’è il giallo storico

Il giallo storico è un sottogenere della letteratura gialla. In realtà, la definizione di “giallo storico” è piuttosto recente, e sono solo pochi anni che si è cominciato a categorizzare questo genere per distinguerlo rispetto alla più ampia categoria del giallo. Come si può intuire dall’espressione stessa, i libri gialli storici si distinguono dagli altri per la loro ambientazione: la storia si svolge in un determinato momento storico, diverso da quello contemporaneo. L’unica regola è che chi scrive deve vivere in un periodo successivo a quello in cui si colloca il romanzo, a volte anche solo una decina d’anni. In generale, deve esserci una distanza sufficiente per far sì che lo scrittore esca dal proprio contesto abituale per addentrarsi in una realtà che non ha conosciuto tramite l’esperienza diretta.

Le epoche al centro dei libri gialli storici

I libri gialli storici, quindi, si svolgono in un dato momento del passato. Ma cosa si intende per passato? Non c’è alcuna regola: lo scrittore può decidere di spostarsi centinaia o addirittura migliaia di anni, ma anche scegliere di analizzare un periodo storico relativamente recente. In questo senso, gli autori si sono sbizzarriti nel corso della storia. Vediamo degli esempi relativi ad alcune epoche sulle quali si è scritto di più, senza dimenticare che oltre a questi sono stati moltissimi altri i periodi storici sottoposti all’attenzione degli scrittori.

Gialli storici sull’antico Egitto

Il mondo dell’antico Egitto suscita ancora oggi un fascino unico e sono molti gli scrittori che hanno pensato di approfondire quest’epoca, dando vita a dei libri gialli storici di grande valore. Pensiamo ad esempio allo scrittore britannico Paul Doherty, che ha creato la famosa serie del giudice Amerotke ambientata nel XV secolo a.C.; ma anche la mitica Agatha Christie si interessò a quest’epoca: nel 1945 pubblicò un giallo chiamato “C’era una volta”, ambientato nell’antico Egitto.

Gialli storici sull’antica Roma

Non meno affascinante è l’antica Roma, una delle epoche storiche sulla quale si è maggiormente scritto, senza contare i tantissimi film ambientati in questo periodo affascinante. La scrittrice italiana che si configura come principale esponente di questo filone è Danila Comastri Montanari, che ha scritto una serie di gialli storici incentrati sulla figura del senatore Publio Aurelio Stazio, immaginato nei panni di un investigatore. Ma ricordiamo anche Gino Abitino, Luigi Calcerano, Nino Marino e molti altri.

Gialli storici sul Medioevo

Molti scrittori si sono confrontati con il Medioevo, dando origine a libri gialli storici dal grande seguito. L’esempio più lampante nel contesto italiano è, neanche a dirlo, Il nome della rosa di Umberto Eco. Ambientato nel 1300, il romanzo ruota intorno alla missione del monaco francescano Guglielmo di Baskerville. Moltissimi i premi e i riconoscimenti ottenuti dal romanzo, tra cui l’inserimento tra i 100 migliori libri del secolo di Le Monde. Molto apprezzato anche il ciclo di Giulio Leoni su Dante Alighieri, lo scrittore si sbizzarrisce a immaginare il poeta in una veste diversa da quella che conosciamo e gli affida la risoluzione di diversi misteri. A dare un nuovo ruolo ai grandi nomi della letteratura ci ha pensato anche Leonardo Gori, che presenta un Machiavelli insolito in qualità di investigatore.

Lo scopo dei gialli storici

I libri gialli storici, in particolare quelli italiani, sono spesso usati come strumento di lettura di questioni storiche e sociali del passato. La maggior parte degli scrittori sono esperti di quella determinata epoca storica che vogliono analizzare con i loro romanzi. L’obiettivo principale, il più delle volte, è raccontare cosa avveniva in un paese in un certo momento storico offrendo delle interpretazioni inedite. Ecco perché molti libri gialli storici hanno il carattere di denuncia: lo scopo è mostrare come la storia sia un universo complesso e potenzialmente ingannevole, e accanto alla versione ufficiale possono esserci sempre delle altre storie, magari più scomode.

Insomma, la bellezza dei libri gialli storici è che spesso smascherano alcuni falsi miti che coinvolgono un certo periodo storico, per fornire al lettore delle nuove chiavi di lettura. Per citare come esempio un grande giallista italiano, pensiamo a Carlo Lucarelli, che con il personaggio del commissario De Luca ci riporta al tempo del fascismo e della resistenza per restituire tutta l’angoscia dell’epoca, e proporre nuovi pezzi del puzzle.