Libri western

Libri western: definizione

La principale caratteristica dei libri western è quella di avere un’ambientazione nel vecchio West. Con questo termine ci si riferisce ai territori degli Stati Uniti d’America che si estendono grossomodo a ovest del Mississippi in un preciso periodo storico: quello dell’occupazione da parte degli statunitensi o immigrati bianchi, ossia all’incirca durante tutto il XIX secolo. Spesso i libri western si svolgono sullo sfondo della guerra di secessione americana, ma la loro ambientazione culturale può anche essere antecedente o successiva.

Ma a livello culturale, il far west è molto più di questo. Nell’immaginario americano, infatti, questo rappresentava una sorta di ideale, un luogo ai confini tutto da esplorare in cui vigeva ancora una forma antica e primitiva di libertà, in quanto la legge e l’ordine sociale non avevano ancora sconvolto il naturale corso delle cose. Non a caso, la società western è guidata principalmente da codici d’onore piuttosto che dalla legge, l’ordine sociale è ristretto alla comunità in cui si vive e anzi, l’avanzare della legge viene interpretato come un fatto negativo legato a una concezione del progresso tutt’altro che rosea.

Al centro dei libri western ci sono spesso cavalieri erranti che vagano di città in città con il proprio cavallo, sullo sfondo di scenari selvaggi a stretto contatto con la natura: foreste, fiumi, deserti e immense praterie, in molti casi i libri western celebrano la vita a contatto con la natura.

Libri western: i maggiori autori

Genere narrativo leggendario, il western è un settore molto prolifico in cui si sono cimentati tanti scrittori di rilievo sulla scena letteraria internazionale: portiamo due esempi, uno straniero e uno italiano.

Cormac McCarthy

Cormac McCarthy è uno scrittore, drammaturgo e sceneggiatore statunitense. La sua vita all’insegna dei viaggi lo ha portato a sviluppare un’acuta propensione nei confronti dei libri western. Ricordiamo la sua Trilogia della frontiera, formata dai romanzi Cavalli selvaggi, Oltre il confine e Città della pianura, serie incentrata sulle vicende dei due cowboy John Grady Cole e Billy Parham, dalla quale venne tratto anche un film.

Emilio Salgari

In Italia, le prime opere che possono essere classificate come libri western risalgono alla seconda metà dell’Ottocento con lo scrittore veronese Emilio Salgari. Pur non avendo mai avuto la possibilità di viaggiare (tanto meno nei lontani territori del far west), lo scrittore si documentò in maniera minuziosa e diede vita al Ciclo delle avventure nel Far West, comprendente i tre romanzi Sulle frontiere del Far West, La scotennatrice e Le selve ardenti.

L’esplosione dei libri western negli ultimi anni

Negli ultimi anni si è assistito a un rinnovato impulso ai libri western, che hanno ricominciato a diffondersi presso un pubblico sempre più ampio di lettori. Pensiamo a Annie Proulx e ai suoi Racconti del Wyoming, che raccontano un’America tanto moderna quanto cristallizzata in una serie di dinamiche sociali tra le quali bisogna sgomitare per sopravvivere. Oppure Larry McMurtry, che nel suo Lonesome Dove dà forma a una narrativa delicata e fortemente malinconica, una placida indagine sull’esistenza umana che, per quanto tragica, non viene mai trasformata in dramma.

D’altronde, per molti generi narrativi le cose vanno così: cicli e ondate arrivano e vanno via in maniera spesso imprevedibile, e a volte si assiste a revival di un genere senza un preciso perché. Non solo libri western, tra l’altro: il cinema western è un altro settore straordinariamente fertile che negli ultimi anni ha regalato avvincenti remake di successi degli scorsi decenni.

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