Libri di cartomanzia e tarocchi

Libri di cartomanzia e tarocchi: storia di un’arte

Esistono varie versioni sull’origine della cartomanzia, che attribuiscono l’invenzione dell’arte divinatoria a diversi popoli. Una corrente di pensiero piuttosto diffusa attribuisce le prime pratiche di cartomanzia ai popoli dell’antico Egitto: un importante simbolo della religione egiziana è il libro di Thot, che contiene i geroglifici del relativo alfabeto, e si dice che i tarocchi potrebbero essere nati proprio da questi simboli che, secondo la leggenda, racchiudono il sapere universale.

Altri vedono un collegamento fra la lettura dei tarocchi e il libro I Ching, un antico testo cinese, è stato ipotizzato che gli esagrammi in esso contenuti fossero impiegati come strumento di divinazione. C’è persino che si sostiene che le origini della cartomanzia siano da ricercare nel Nord Italia verso il XV secolo, presso la corte del duca di Milano Filippo Maria Visconti. Ad avallare questa ipotesi sarebbero alcuni documenti relativi ai registri pubblici della corte, dove sono contenuti alcuni riferimenti agli arcani minori.

È un ambito di studio ancora poco battuto, pertanto non è ancora possibile stabilire con certezza il luogo di origine della cartomanzia. Quello che si può affermare con sicurezza è che nel corso dei secoli l’arte della cartomanzia si è nutrita di tanti influssi culturali anche molto differenti tra loro e tutt’oggi è una pratica in continua evoluzione.

La diffusione dei tarocchi

I tarocchi giunsero in Italia intorno al 1500 ed erano impiegati in varie attività di passatempo. Il mazzo originale era composto da 78 carte, 22 arcani maggiori e 56 arcani minori, questo prendeva il nome di tarocchi veneziani o tarocchi di Marsiglia. Sembrerebbe che proprio da questo mazzo siano poi derivate le carte da gioco oggi utilizzate in molti Paesi europei. Ad ogni modo, nel Rinascimento i tarocchi venivano largamente impiegati anche come rappresentazioni simboliche e/o mistiche, un utilizzo ben diverso rispetto ai tradizionali giochi di carte diffusi oggi.

Libri di cartomanzia: il principio basilare dell’arte divinatoria

Il principio basilare della cartomanzia, qualunque sia il mazzo impiegato, si fonda sul moto dell’alchimia “come sopra così sotto”: per “sopra” si intende il grande universo metafisico, il “sotto” è invece la realtà fisica che ci circonda. È pur vero che questi aspetti filosofici sono marginali nella cartomanzia popolare, dove l’aspetto centrale è l’intuito del cartomante. L’idea è che il mosaico delle carte estratte e le loro posizioni veicolino precise allegorie, e in base a questi dati il cartomante può farsi un’idea di alcune possibilità future o di aspetti della personalità del consultante. 

Libri di cartomanzia e libri di magia

Spesso si tende erroneamente ad assimilare la cartomanzia alla magia. In realtà si tratta di due aree molto diverse, sebbene appartengano entrambe al mondo delle arti esoteriche. La magia è presunta capacità di influenzare gli eventi, che sia con la forza del pensiero o attraverso precisi incantesimi. Nella maggior parte dei casi, allora, i libri di magia hanno un intento didattico e contengono precetti per eseguire determinate pratiche magiche. Diversamente avviene per i libri di cartomanzia. Questi contengono solitamente approfondimenti sui significati delle carte ed eventuali istruzioni per imparare a leggerle, ma nella cartomanzia professionale non c’è la pretesa di sostenere che le carte possano effettivamente cambiare il corso delle cose. Molte attività di cartomanzia, piuttosto, si basano sul metodo dell’inconscio secondo il quale la scelta di una carta rivela l’intima natura del consultante piuttosto che il suo destino. Se hai una passione anche per il mondo della magia, non perdere i libri fantasy di Oraizen: dalle saghe fantasy più famose come Harry Potter o Il Trono di Spade, per arrivare a generi più specifici come i libri fantasy romantici o ambientati nel Medioevo, l'offerta di Oraizen è davvero ampia.

La legislazione vigente in Italia

I libri di cartomanzia riguardano un’attività ai limiti della legalità nel nostro paese? La risposta è no. Ciò che è vietato dalla legge italiana è il mestiere di ciarlatano, dal punto di vista pratico questo significa che è illegale praticare la cartomanzia presentandola come uno strumento in grado di predire il futuro in maniera infallibile. In altre parole, è possibile esercitare il mestiere di cartomante se il servizio si offre in modo trasparente, senza speculare sulla credulità altrui.

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