Libri thriller

Storia del genere: l’origine del thriller

La parola thriller deriva dall’espressione inglese to thrill, che significa “rabbrividire”. Il senso di questo genere letterario è racchiuso in questa parola. Non parliamo di horror dalle tinte sanguinose, ma di libri che hanno al centro quello stato di eccitazione emotivo che si può riassumere nel termine suspense.

I libri thriller nascono sulla scia del giallo, genere letterario molto conosciuto e apprezzato ormai da tempo. Spesso tutti i libri suspense che hanno al centro un mistero vengono ricondotti al giallo, ma di fatto è un errore. I libri gialli, infatti, hanno delle caratteristiche ben precise e anche abbastanza rigide: deve esserci un mistero da risolvere (solitamente un omicidio) e la storia deve ruotare intorno alla risoluzione dell’enigma da parte di uno o più investigatori, protagonisti della storia. Non è necessariamente così nei libri thriller, dove il mistero da risolvere può essere un aspetto secondario della narrazione, o può addirittura non esserci. Se nel giallo l’obiettivo principale è suscitare curiosità nel lettore, che deve chiedersi di continuo chi sarà il colpevole dei fatti narrati, nel thriller gli scopi sono altri e spesso più complessi.

Il genere thriller si è evoluto soprattutto intorno alla metà del secolo scorso, a partire dal mondo cinematografico. Successivamente, questa accelerazione ha coinvolto anche la letteratura ed è in questo periodo che nascono i grandi capolavori del genere. A seconda dei momenti storici, poi, i libri thriller si sono evoluti: per esempio, negli anni ‘70 il genere era usato soprattutto come forma di contestazione sociale.

Caratteristiche dei libri thriller

Ma se i libri thriller non sono gialli, allora cosa li distingue da tutti gli altri? Intanto bisogna dire che, rispetto ad altri generi letterari, il thriller è per sua natura camaleontico, quindi si intreccia e dialoga con gli altri.

Rispetto al mystery tradizionale, la domanda principale che il lettore si pone non è tanto chi è stato a compiere una certa azione, ma se il protagonista riuscirà a sopravvivere. Quasi sempre, infatti, il personaggio principale si trova in una situazione pericolosa e piena di mistero, dalla quale riuscirà a uscire solo affrontando diversi ostacoli. Ecco allora che il lettore ha il dubbio fino all’ultimo momento, perché di solito c’è un momento in cui il protagonista sembra destinato alla morte. E spesso può anche essere così, perché nei libri thriller non è assolutamente detto che debba esserci un lieto fine.

C’è un’altra importante caratteristica che distingue i libri thriller. Nei libri noir o gothic, i personaggi vivono in un mondo dalle tinte fosche e cupe che viene descritto come inquietante e potenzialmente pericoloso. Nel thriller, invece, il protagonista viene catapultato in una realtà minacciosa e/o paradossale, e tutti i suoi sforzi servono proprio per tornare alla propria vita quotidiana, che di solito è confortevole e rassicurante.

Ed è legata a questo aspetto un’altra peculiarità dei libri thriller. La maggior parte delle volte, i protagonisti sono persone ordinarie. È questa la grande differenza con il poliziesco, dove i protagonisti sono pronti ad affrontare situazioni pericolose, proprio perché il loro mestiere lo prevede e li prepara a questa eventualità. Anche i protagonisti dei libri thriller possono appartenere alle forze dell’ordine, ma più spesso la situazione che si viene a creare è totalmente inaspettata e coglie alla sprovvista i personaggi principali.

Per questo motivo, i libri thriller sono spesso un vero e proprio viaggio interiore nella psicologia dei protagonisti. Persone normali con una vita comune si trovano improvvisamente ad affrontare situazioni che non avrebbero mai pensato di dover fronteggiare. Per uscire dall’incubo e salvare la propria vita (o quella di qualcun altro) devono attingere a tutte le proprie risorse: nel corso della storia crescono, maturano e fanno i conti con le proprie paure, e possono arrivare ad essere persone completamente diverse da quelle che erano all’inizio.

La struttura dei libri thriller

Nella maggior parte dei casi, nei libri thriller esiste una linea narrativa principale che lascia trapelare qualche indizio al lettore, che si chiede costantemente come si evolverà la storia. La struttura della storia accompagna il lettore nell’analisi delle motivazioni che hanno spinto l’antagonista a cercare di danneggiare l’incolumità di qualcun altro.

Molto spesso le fasi in cui la narrazione è più concitata si alternano ad altre in cui, attraverso flashback, dialoghi o flussi di coscienza, si scava nel passato e si portano alla luce i fatti da cui tutto ha avuto origine. Spesso è proprio in questi brevi momenti di calma che si trasmette al lettore la sensazione urgente di un pericolo dietro l’angolo.

A livello di ambientazione, i libri thriller si svolgono principalmente in aree urbane, dove è più facile trattare temi molto gettonati in questo genere letterario come traffico di droga, crimini efferati, cospirazioni e via dicendo.

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