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Il desiderio di poter prevedere il futuro e conoscere il proprio destino è un’ambizione antica, che risale ai tempi più remoti della storia umana. Se questo universo misterioso ti appassiona, sei nella sezione giusta: su Oraizen puoi trovare un catalogo ricco e completo di libri su predizione del futuro e divinazione, con prodotti a prezzi più che convenienti.
La predizione del futuro è una pratica che, nonostante sia diffusa ancora oggi, un tempo era parte integrante della vita delle società. Sia in Oriente che in Occidente, un tempo gli indovini e i sacerdoti erano figure riconosciute e accettate, alle quali si attribuiva un ruolo attivo all’interno di una comunità. Ripercorriamo brevemente la storia della predizione del futuro facendo riferimento ad alcuni periodi storici significativi.
I romani si affidavano alle cosiddette mantiche per la predizione del futuro, e raccoglievano la tradizione dei popoli italici che nel corso dei millenni regolavano il proprio rapporto con le divinità attraverso l’intercessione di maghi, profeti, oracoli e indovini. Lo stesso Cicerone nel De divinatione dedica un passo alla descrizione dei metodi di predizione del futuro in voga tra i diversi popoli confinanti, che nonostante le diversità condividevano l’assoluta dedizione nei confronti delle tecniche di divinazione. È curioso notare che fin da allora c’era chi si opponeva alla mantica antica, come lo stesso Cicerone, che criticava la pratica ritenendola per ciarlatani.
Nell’età cristiana si accentuò la lotta contro il paganesimo e nell’Impero la pratica della predizione del futuro venne lentamente abbondata, perlomeno a livello ufficiale, ma continuò a sopravvivere e a circolare soprattutto fra le masse contadine, restando radicata nella cultura italica fino ad oggi.
Nella storia ci sono stati periodi in cui si è fatto di tutto per mettere a tacere indovini, maghi e chiunque sostenesse di avere poteri magici e soprannaturali. In Europa il fenomeno della caccia alle streghe fu largamente diffuso tra il 1450 e il 1750, ai tempi della Riforma protestante e della Controriforma. Ma già tempo prima gli indovini erano stati presi di mira: tra la fine del XII e il XIII secolo la Santa Sede istituì l’Inquisizione per reprimere le eresie, e gli inquisitori misero sotto torchio anche gli indovini, che venivano scomunicati. E più avanti nel tempo, nemmeno l’era dell’Illuminismo, con la sua cieca fiducia nella ragione, riuscirà a cancellare la pratica della predizione del futuro: le persone continueranno sempre a coltivare il sogno di poter conoscere in anticipo il proprio destino, ed è un desiderio che è arrivato fino ad oggi.
Chiaramente non esiste un solo modo di predire il futuro: fin dall’antichità, le tecniche sono molto varie. Andiamo a presentare quelle più diffuse.
Con questa espressione si fa riferimento all’arte di predire il futuro a partire da segni esterni che possono essere i più vari: dalla configurazione degli astri al comportamento degli animali, dalla forma delle pietre ad alcune caratteristiche del corpo umano e così via. Ogni arte divinatoria ha le sue caratteristiche peculiari, così come esistono varie concezioni di queste pratiche: c’è chi ritiene la divinazione possibile in virtù di particolari capacità del cervello umano distinte dalla razionalità, chi ritiene che sia resa possibile da un’intercessione di carattere religioso e chi invece nega del tutto l’esistenza di una causalità dimostrabile tra il segno che si interpreta e le ripercussioni sul reale. Sicuramente l'arte della divinazione ha avuto un rapporto complesso con le religioni, che nel corso della loro storia hanno spesso accolto soprattutto l'astrologia. Cristianesimo, buddismo, induismo e islam hanno dedicato più o meno spazio all'approfondimento dei legami fra astri e credo religioso, la letteratura è sconfinata in questo campo.
Dedichiamo uno spazio a parte alla cartomanzia in quanto si tratta di uno dei metodi di divinazione più comuni al giorno d’oggi. Si tratta dell’utilizzo di mazzi di carte a scopo divinatorio, siano esse normali carte di seme italiano o tarocchi e Sibille. Il principio base della cartomanzia è dato dal motto “come sopra così sotto”: il sopra è l’universo metafisico, il sotto la realtà fisica attorno a noi. Attraverso la lettura delle carte il cartomante legge una serie di possibilità future, ma anche particolari aspetti relativi alla personalità e al mondo interiore del consultante. Il mazzo di carte più largamente impiegato a scopo divinatorio è quello dei tarocchi di Marsiglia.
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