Romanzi storici sulle guerre mondiali

Romanzi storici: l’origine del genere letterario

La nascita del romanzo storico viene fatta coincidere con la pubblicazione dei romanzi di Walter Scott, che esordì con Waverley (1814) per poi proseguire con Rob Roy (1818) e Ivanhoe (1819). I romanzi di Scott attirarono l’attenzione di moltissimi lettori e conobbero una diffusione rapidissima in Europa, al punto che vennero tradotti in diverse lingue. Scott è considerato il capostipite del romanzo storico in quanto è il primo autore in cui si vede chiaramente che la storia non è una semplice cornice del racconto. Fino a quel momento, l’ambientazione storica restava sullo sfondo, il carattere dei romanzi aveva comunque una forte impronta moderna. Scott, invece, non si preoccupa di rendere più moderni i propri personaggi: ciò che fa è restituire un quadro verosimile, in cui la psicologia e i comportamenti dei protagonisti riflettono l’epoca in cui si svolge la storia.

I romanzi storici oggi

I romanzi storici rappresentano un genere letterario molto flessibile, che è stato interessato da varie modificazioni nel corso del tempo. In generale, una definizione valida ancora oggi è che i romanzi storici si distinguono per la fusione tra storia e invenzione. Questo significa che il fulcro della storia è dato da eventi inventati dall’autore, ma questi sono comunque plausibili e possono fornire delle spiegazioni su alcuni fenomeni che si possono osservare nel presente.

Caratteristiche del genere

Gli elementi indispensabili di un romanzo storico sono:

• la documentazione storica. I romanzi di questo tipo richiedono un grande lavoro, che non riguarda semplicemente la stesura del testo. Gli autori sono chiamati ad analizzare il materiale a disposizione come dei veri studiosi, ed è da documenti reali e dimostrabili che devono partire per dare forma alla propria storia. Questa sorta di regola è in vigore fin dai tempi di Manzoni, lo scrittore che più di ogni altro ha avuto un peso nella produzione letteraria italiana relativa ai romanzi storici. L’autore milanese, nell’introduzione ai suoi famosissimi Promessi sposi, dichiara di ispirarsi a un manoscritto trovato per caso;

• le leggende e il materiale folkloristico. Lo scrittore deve essere a conoscenza, almeno in parte, dell’insieme dei materiali della tradizione riguardo una data epoca e comunità. Nei romanzi storici di alto livello troviamo allora miti, racconti popolari, proverbi, superstizioni e molti altri elementi che contribuiscono a ricostruire la vita di un popolo in un’epoca passata;

• la conoscenza di usi e costumi dell’epoca cui ci si riferisce. Come si è detto, il romanzo storico deve risultare verosimile, almeno in una certa misura. Perché sia così, è fondamentale documentarsi sulle abitudini dell’epoca da approfondire: lo scrittore deve sempre pensare che il suo romanzo potrebbe essere letto da uno specialista storico esperto, al quale certi errori non sfuggirebbero.

Romanzi storici sulle guerre mondiali: un genere a sé

Si è detto che i romanzi storici si distinguono per l’ambientazione in un’epoca passata, e che questo comporta che gli scrittori debbano svolgere un accurato lavoro di documentazione prima di mettersi all’opera. Con il passare del tempo, però, la definizione di “romanzo storico” si è estesa fino a liberarsi di questi limiti. Ed è successo proprio in occasione della produzione letteraria che ha caratterizzato il periodo delle guerre mondiali: ad oggi, diamo al romanzo storico una definizione più generale, riferendoci semplicemente alle opere di narrativa ambientate in un’epoca passata. Questo significa che non è fondamentale che l’autore del libro sia distante dall’epoca che racconta. Molti romanzi di successo ambientati durante le guerre mondiali sono stati scritti proprio da coloro che avevano vissuto gli eventi in prima persona, questo è testimoniato dalla fortuna di una corrente letteraria specifica, quella del Neorealismo.

Gli autori del Neorealismo

A seguito delle guerre mondiali, gli scrittori furono presi da una forte urgenza di raccontare quanto sperimentato. I temi principali di questo nuovo filone della letteratura sono la seconda guerra mondiale, la guerra partigiana, la testimonianza dei campi di sterminio. Di seguito si presentano due autori che hanno segnato la storia del Neorealismo italiano ed europeo.

Italo Calvino

A Calvino si deve la prima vera spiegazione del Neorealismo, nella prefazione al suo romanzo Il sentiero dei nidi di ragno. Qui l’autore spiega le circostanze che hanno portato alla diffusione di romanzi storici sulla guerra mondiale, e lo stesso libro è un manifesto del Neorealismo per il modo in cui si tratta un tema complesso come la guerra partigiana, vista dagli occhi di un bambino.

Mario Rigoni Stern

Mario Rigoni Stern è conosciuto per il suo romanzo Il sergente nella neve, che è un’autobiografia della ritirata di Russia. Uscito nel 1953, il romanzo racconta la storia dell’autore che fu sergente nella catastrofica ritirata di Russia. Il testo è diventato un emblema della letteratura neorealista per la profondità con cui lo scrittore è capace di restituire le emozioni e l’intensità della guerra in poche righe.