Il catalogo di Oraizen dedicato ai libri per bambini e ragazzi di 12 anni tiene conto dei tanti interessi dei bambini di questa fascia d’età e comprende narrativa, fantasy, graphic novel, saggi e molto altro ancora.
A 12 anni i bambini non vogliono più essere indirizzati, ma sono autonomi nella scelta delle proprie letture. Per individuare i migliori libri per bambini di 12 anni, piuttosto che guardare l’età bisognerebbe valutare se il bambino è abituato a leggere tanto, poco o per niente. Questo può fare la differenza perché un bambino che è già un “lettore forte” sarà tranquillamente in grado di sostenere letture impegnative, che di solito vengono affrontate più avanti. Oltre ai grandi classici della letteratura per l’infanzia, i bambini di 12 anni che leggono molto possono anche confrontarsi con le prime storie complesse e distopiche: ad esempio, possiamo citare Anna di Niccolò Ammaniti, che racconta un mondo in cui gli adulti vengono sterminati da un’influenza e lasciano i ragazzini da soli in una realtà nuova.
Per un bambino che non ama leggere, invece, un buon punto di partenza potrebbero essere i fumetti e le graphic novel. Questi hanno un linguaggio più vicino a quello dei giovani e hanno il grande vantaggio di supportare la scrittura con le immagini, rendendo il racconto più ricco di dettagli e facilitando la lettura. Ci sono moltissimi fumetti e graphic novel che hanno conquistato milioni di lettori facendo sognare i dodicenni, trattando i temi più disparati. Un bambino di 12 anni non può non affezionarsi alle vicende di Finn e Jake in Adventure time, un fumetto che insegna il rapporto genuino che può instaurarsi fra esseri umani e animali; o al famosissimo Dragon Ball, il manga scritto e illustrato da Akira Toryiama che presenta pianeti sconosciuti e curiose specie extraterrestri. Tra gli editori di narrativa, la casa editrice Il Castoro ha una ricca offerta di storie al passo con i tempi, che affrontano anche temi tabù: a titolo di esempio, possiamo pensare a Fantasmi di Raina Telgeimer, dove si parla della malattia di un bambino e del tema della morte.
Di solito il periodo intorno ai 12 anni è un momento fondamentale per quanto riguarda il rapporto dei bambini con la lettura. In questa fase, gli scenari più comuni sono due. Il primo è quello in cui il bambino capisce che nei libri può trovare davvero degli alleati, e si affeziona a storie e personaggi che lo aiutano ad affrontare le difficoltà della vita quotidiana. In questo scenario favorevole il bambino leggerà sempre di più e con piacere. Nell’altro caso, invece, gli sconvolgimenti che portano con sé i 12 anni possono far allontanare il bambino dalla lettura. Distratto dalle paure e dai problemi che a questa età sembrano insormontabili, il bambino può pensare che il tempo per leggere sia ormai poco, o che sia un’attività troppo faticosa. In questo caso, come fare per incoraggiare la lettura?
non presentare i libri come un’alternativa. Rispetto a una volta, oggi sono sicuramente di più le attività che possono tenere impegnati bambini e ragazzi, soprattutto a causa dell’avvento delle nuove tecnologie. L’errore più comune che commettono molti genitori e insegnanti è presentare la lettura come un’alternativa a tutte le altre, e sottolineare quanto sia migliore. Non è così: in una giornata c’è tempo per dedicarsi a tante attività diverse, e ognuna di queste può avere la sua utilità. Leggere non è un dovere, dovrebbero essere i bambini stessi a considerarla una pratica piacevole da alternare con la tv o i videogiochi.
non criticare le scelte del bambino. Per quanto gli adulti siano consapevoli dell’importanza e della bellezza dei grandi classici, non devono mettere pressione ai bambini perché li leggano. Non esiste lettura che faccia male, così come non esistono libri di serie A e di serie B: se i bambini si appassionano alla lettura, nel tempo saranno loro stessi ad andare alla ricerca di libri sempre più complessi. Quindi vanno benissimo anche serie più commerciali o fumetti che, al contrario di quanto prima si credeva per pregiudizio, sono molto formativi.
frequentare le biblioteche. Durante le uscite nel tempo libero, si può prendere l’abitudine di frequentare le biblioteche della zona. In molte città le biblioteche sono provviste di spazi dedicati ai più piccoli, che possono essere molto preziosi per avvicinare i bambini alla lettura: sono luoghi in cui si può socializzare con i coetanei e al tempo stesso scoprire nuove letture.
proporre temi e domande che toccano il bambino. Si sa, i bambini di 12 anni pensano che nessuno possa capirli, tantomeno i genitori. Ma a questa età ci si fanno infinite domande e un buon motivo per avvicinarsi alla lettura potrebbe essere proprio la necessità di trovare delle risposte. Ecco allora che i bambini guarderanno i genitori con occhi diversi se questi dimostreranno di conoscerlo, proponendogli storie attinenti ai loro interessi che trattano alcuni dei temi più sentiti durante la preadolescenza (il cambiamento del corpo, il riconoscimento da parte dei coetanei, l’accettazione di sé ecc.).