Libri gialli classici

Libri gialli classici: le caratteristiche

I libri gialli classici vengono chiamati anche gialli deduttivi e rappresentano il tipo più tradizionale del genere giallo. Il principio alla base di questi libri è semplice: avviene un delitto e un investigatore inizia a indagare per scoprirne l’autore, in base a indizi più o meno nascosti. La caratteristica principale del giallo classico è che il lettore deve essere messo in condizione di arrivare agli stessi ragionamenti logici dell’investigatore. È uno dei motivi per cui questo genere appassiona tanto: il lettore è coinvolto in una vera e propria sfida, in cui può divertirsi a misurare le proprie capacità deduttive.

La caratteristica principale dei libri gialli classici, quindi, è il fatto che solo un’attenta osservazione di indizi e tracce in apparenza trascurabili può portare l’investigatore (e con lui il lettore) alla risoluzione dell’enigma.

Il giallo deduttivo è stata la prima forma di giallo riconosciuta anche dal canone letterario. La patria del genere è l’Inghilterra vittoriana. Duramente criticato dall’elite intellettuale, almeno all’inizio, il giallo classico riscosse un successo straordinario tra i lettori del ceto medio. Questo ha fatto sì che fin dalla sua nascita, intorno alla metà del XIX secolo, è diventato il genere letterario che nell’immaginario comune rappresentava la letteratura popolare.

Una breve storia dei libri gialli classici

L'espressione "libri gialli" si usa soltanto in italiano e ha una storia ben precisa. A partire dal 1929, in Italia venne pubblicata da Arnoldo Mondadori una collana chiamata I Libri Gialli a causa delle copertine dei libri Mondadori. Il termine divenne presto di uso comune e il suo impiego venne esteso anche a fatti di cronaca misteriosi. 

In letteratura esistono svariati esempi di libri gialli classici anche prima che questi venissero chiamati in questo modo. Il capostipite di questo genere letterario è Edgar Allan Poe con il suo racconto I delitti della Rue Morgue. Pubblicato per la prima volta nel 1841, è considerato il primo racconto giallo della storia della letteratura. Il protagonista è Auguste Dupin, un investigatore dalle eccellenti doti deduttive che è molto più abile della polizia a risolvere gli enigmi. Ha anche delle importanti conoscenze scientifiche che gli permettono di raggiungere la verità con estrema facilità, inserendo gli indizi al posto giusto. L’influenza di questo personaggio a livello culturale è stata immensa, e gli scrittori che sono venuti dopo hanno tratto ispirazione da Dupin per definire i propri investigatori.

I principali investigatori dei gialli classici

Fra gli investigatori più famosi nella storia dei libri gialli classici abbiamo, naturalmente, Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle. Probabilmente si tratta del più famoso investigatore della storia del giallo, presente in quattro romanzi e cinquantasei racconti. Il personaggio esegue delle deduzioni attraverso il metodo scientifico, osservando le prove a disposizione e raccogliendo indizi in base al materiale che ha. Sherlock Holmes è diventato rapidamente un’icona del genere giallo, qualificandosi come punto di riferimento per moltissimi altri detective. È con questo personaggio che il giallo deduttivo si afferma definitivamente come genere letterario. A partire dalla prima apparizione di Sherlock Holmes nel romanzo Uno studio in rosso, questo straordinario personaggio non ha mai perso popolarità e ancora oggi è un riferimento fondamentale per tanti appassionati del genere.

Quando si parla di personaggi celebri dei libri gialli classici, non si può dimenticare la più famosa figura femminile, nata dalla penna di Agatha Christie: Miss Marple, investigatrice presente in moltissimi romanzi e racconti della scrittrice inglese. Miss Marple è una donna nubile che ama vivere in solitudine e approfondire la natura umana, come dichiara lei stessa. Grazie alle sue qualità di osservatrice, Miss Marple è in grado di venire a capo dei misteri più intricati.

La differenza tra giallo e thriller, poliziesco, suspense

Con il passare del tempo, il genere giallo si è stratificato sempre di più e ad oggi conta molti sottogeneri. Ma qual è la differenza principale tra i libri gialli e quelli suspense, thriller o polizieschi? Innanzitutto, la presenza di un mistero non è sufficiente per affermare che un dato libro è un giallo. Molti libri presentano dei misteri al centro della trama, ma non per questo sono classificabili come gialli, anzi: molte volte appartengono a generi completamente diversi (a titolo di esempio, si possono ricordare opere famose come Emma di Jane Austen o Delitto e castigo di Dostoevskij. A livello generale, possiamo dire questo: i libri gialli si distinguono dagli altri per la loro struttura ben precisa, che fa riferimento a delle convenzioni riconosciute. Queste sono:

• la presenza di un crimine, di solito un omicidio avvenuto in circostanze misteriose;

• il coinvolgimento di una cerchia ristretta di sospettati, ognuno dei quali potrebbe avere avuto un movente plausibile;

• l’entrata in scena investigatore molto abile e intelligente che risolve il mistero, a volte per il solo gusto di farlo: spesso gli investigatori dei libri gialli classici sono nobili aristocratici che si trovano quasi per caso a risolvere i misteri;

• la presenza di una soluzione che il lettore dovrebbe essere capace di riconoscere per deduzione.

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